Abbazia di Pomposa

21/05/2013

L'odierna Pomposa, composta da chiesa, campanile, alcune stanze del Convento, il Palazzo della Ragione, non rappresenta altro che una parte di un monastero che era nel medioevo grande e potente, punto di riferimento di storia e cultura, centro di spiritualità tra i più importanti.
Gli storici fanno risalire l'origine dell'insediamento dei monaci a Pomposa al VI-VII sec, quando il luogo salubre e boscoso, racchiuso tra il mare, il Po di Volano e il Po di Goro, era un'isola che favoriva meditazione e lavoro: le regole principali dell'ordine Benedettino.
Attorno all'anno mille l'abbazia godeva di grande prestigio nella regione ed il ruolo di abate era tenuto in grande considerazione. I Benedettini vi rimasero fino all'inizio del XVI secolo, quando tutta la famiglia monastica si trasferì a Ferrara. Diventò proprietà privata e quindi azienda agricola, finchè un secolo fa fu trasformata dallo Stato in monumento nazionale. Il complesso fu visitato durante i secoli da vari personaggi illustri, fra i quali il Barbarossa e Dante Alighieri.
L'architettura è un'incrocio fra lo stile romanico e quello bizantino e nelle opere d'arte si possono riconoscere elementi sia della scuola ferrarese sia di quella bolognese.
Altre informazioni le trovate qui: Abbazia di Pomposa



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